Parte la fase sperimentale per l’applicazione del decreto sull’appropriatezza delle prescrizioni per prestazioni ed esami erogati dal Servizio sanitario nazionale, con un periodo di monitoraggio, durante il quale le sanzioni previste in caso di prescrizioni ‘inappropriate’ “non saranno applicabili ai medici prescrittori”.
La Commissione Territorio dell’ OMCeO Caserta è intervenuta sul tema sottolineando che: ” pur ritenendo indispensabile lavorare sull’appropriatezza per evitare sprechi di risorse da destinare al potenziamento di attività di ricerca ed assistenza , è comunque compito della classe medica continuare a garantire una buona medicina ed assistenza uguale per tutte le classi sociali.”
Sottolinea inoltre l’altra faccia degli sprechi in sanità: “Macchinari non utilizzati o funzionanti a scartamento ridotto, reparti chiusi anche se appena ristrutturati o sottoutilizzati per mancanza di personale, attrezzature e dispositivi non adatti alle esigenze dei pazienti, personale sanitario costretto a turni di lavoro massacranti o in trasferta con costi aggiuntivi per le aziende sanitarie, burocrazia costosa che ostacola il percorso di cura dei pazienti” .
Auspica, quindi, che si guardi anche alle buone pratiche esistenti al fine di mettere a punto interventi selettivi che agiscano sulle cause, riconoscendo il valore che ogni attore può dare per contrastare le inefficienze, misurando gli effetti prodotti dagli interventi affinché, una volta fugati i dubbi, con chiare linee guida ministeriali e regionali, i colleghi, come da sempre, possano cominciare correttamente a rispettare quanto stabilito per legge.
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