Notizie per gli Odontoiatri

Igienisti Dentali: intervento del Presidente Nuzzo

Cari Colleghi,

sto seguendo con la massima attenzione le vicende relative alle problematiche della ipotizzata apertura di studi professionali di igienisti dentali che opererebbero in regime di libera professione senza la presenza di un odontoiatra.

A questo riguardo la Federazione, su impulso della Cao Nazionale, ha già provveduto a intervenire ad adiuvandum nel ricorso presentato di fronte al Tar Emilia Romagna da un igienista dentale cui era stata negata l’autorizzazione per l’apertura di uno studio di igienista dentale in assenza della figura di un odontoiatra.

Si tratta di una problematica estremamente complessa che ha visto purtroppo un intervento non condivisibile del Ministero della Salute che riteniamo peraltro non dirimente sulla questione.

L’igienista dentale, infatti, agisce non su prescrizione dell’odontoiatra o del medico abilitato, ma su indicazione di questi. Sinora e pacificamente, il termine usato dal legislatore è stato interpretato sempre come necessaria presenza dell’odontoiatra all’interno dello studio e/o struttura nella quale esercita l’igienista, in caso contrario svuotandosi di contenuto pratico il limite posto dal legislatore.

Credo che questa sia l’interpretazione corretta della norma e anche e soprattutto in funzione della riserva comunitaria e nazionale, di tutte le attività inerenti la prevenzione e la curaCasella di testo: 2delle malattie dei denti e della bocca ai possessori del diploma di laurea in odontoiatria.

Consentire interventi sulla bocca del paziente senza la vigilanza e la presenza dell’odontoiatra significherebbe creare una categoria di dentisti non corrispondente ad alcuna delle categorie previste dalle direttive 78/686 e 78/687 (ora 36/2005) e ciò, in palese violazione del diritto comunitario.

Pertanto le recenti dichiarazioni rilasciate dalla Presidente dell’Associazione Italiana Igienisti Dentali, Dr.ssa Marialice Boldi, richiamanti la CAO Nazionale, pur lasciando qualche spazio per ragionamenti costruttivi, non risultano certamente condivisibili, anche in misura del ruolo rivestito dall’organo ausiliario che svolge compiti di tutela della salute dei cittadini.

 

Sarà mia cura, come di consueto, tenervi informati sui successivi passaggi della questione e su eventuali pronunce giurisdizionali in materia.