Notizie per i Medici-Chirurghi

INTERVENTO DELL’ORDINE A SEGUITO DELLE RECENTI INTERPRETAZIONI DEI DATI RIPORTATI DALLA GUARDIA DI FINANZA SULLA STAMPA E LA TV RIGUARDO L’EVASIONE FISCALE IN AMBITO MEDICO

 

Secondo i dati pubblicati dal rapporto della Guardia di Finanza di Caserta circa l’attività relativa all’anno 2011, si cita il dato che, da controlli eseguiti nel corso dell’anno, su dieci verifiche effettuate presso studi medici, nessuno era “in regola” con l’emissione delle fatture.
La notizia è stata pubblicata su alcuni articoli della stampa locale e poi riportata su quella nazionale,  inoltre è stata ribadita anche nel corso di alcune trasmissioni televisive, nelle quali si è passato dalla interpretazione giornalistica dei fatti alla satira politica.

Il risultato ed il messaggio che è arrivato dai mass-media, anche con la complicità del comico genovese Sig. Crozza (Ballarò del 20 Marzo 2012) che, riportava la notizia letta sui quotidiani, esasperandola in toni satirici è che “TUTTA LA CLASSE MEDICA CASERTANA” non emette fatture per le loro opere professionali.

L’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Caserta, che conta circa seimila iscritti,  DENUNCIA E STIGMATIZZA UN SIMILE COMPORTAMENTO, la cui finalità è eslusivamente quella di sbattere il medico in prima pagina, utilizzando titoli sui quotidiani del tipo: “Fisco, dati choc: il 100% dei medici non rilascia fatture”.

Si è passati da “irregolarità riscontrate” su dieci controlli effettuati, alla messa al bando di tutta una Categoria, che non merita un trattamento del genere, travalicando anche i confini della stessa, poichè nel corso della trasmissione si è offesa una intera Città ed una intera Provincia.

Categoria, quella dei Medici Casertani, già professionalmente frustrata dall’esercitare in una condizione sociale, economica e politica di estremo disagio, che si protrae da lungo tempo e che i mezzi mediatici solo da qualche anno denunciano a livello nazionale.

Tutti noi siamo convinti che, chi sbaglia o abbia comportamenti omissivi nei rapporti delle Istituzioni debba essere perseguito a norma di legge, ma ciò non giustifica l’infangare la dignità ed il decoro di un’intera popolazione e di una intera categoria di professionisti.

Federico Iannicelli